sabato 24 novembre 2012

L'allenamento post partita: analizzare e correggere gli errori della gara

Come insegnato, o dovrebbero insegnare, al corso allenatori;  l'allenamento successivo alla partita si utilizza per la revisione e correzione di quanto sbagliato in partita.
Solitamente il giorno dopo ad una partita è di riposo, ma se per problemi di organizzazione, scelta propria o orari della palestra ecc si ha allenamento, si consiglia sicuramente di orientare la seduta più sullo scarico (soprattutto nel riscaldamento).

Al termine della gara è meglio, io lo faccio quasi sempre,   non discutere con gli atleti sul gioco, il risultato e la gara perchè li al momento si è ancora troppo influenzati positivamente o negativamente (a seconda del risultato) dall'andamento della gara.
Cosa utile sicuramente è invece il giorno dopo stilare su un foglio tutti gli errori che ci vengono in mente, quindi effettuare una valutazione soggettiva, con spirito critico ma evidenziato solo gli aspetti ed errori più ricorrenti nella gara.
Accompagnata a questa analisi, va fatta un'altra analisi di tipo oggettivo, utilizzando le statistiche (se prese) in partita in modo che possano confermare le nostre impressioni.

Una volta trovati tutti i punti su cui la nostra squadra ha avuto effettivamente dei problemi (che possono essere sia tecnici che tattici, sia di reparto, squadra che individuali) si passa all'analisi approfondita di ogni problema stilato.
Di ogni punto che abbiamo stilato bisogna domandarsi se l'errore è stato fatto:

1)Perché non sanno ancora fare quel gesto tecnico, quella situazione di gioco quindi manca il cosa fare e come farlo. (solitamente avviene nelle giovanili, quando il percorso didattico sui fondamentali è ancora incompleto o acerbo)
2)Lo sanno fare solo in fase sintetica (svolgimento di un esercizio con il pallone ma non in fase di gioco) e non durante il gioco
3)Lo sanno fare ma o in quella partita non l'hanno fatto o l'hanno fatto male (causa interna), oppure gli avversari non hanno permesso di farlo per loro bravura o miglior efficienza (causa esterna).

A seconda di quale punto andiamo attaccare cerchiamo quindi degli esercizi da inserire nell'allenamento utili a risolvere o diminuire l'errore.
Riguardo al punto 1 sarà necessario partire da un lavoro analitico quindi su quel gesto tecnico, o quella parte del gesto tecnico carente. Ad esempio se le ragazze escono da rete ma non fanno mai muro, probabilmente è sbagliato il tempo, quindi sarà necessario lavorare sul tempo a muro in fase analitica).
N.B: non limitatevi a vedere se è sbagliato un gesto tecnico e basta, andate a vedere nel dettaglio qual'è il problema di fondo.Ho visto molti allenatori che quando un fondamentale non riesce in partita, ad esempio la ricezione fanno mezz'ora di ricezione, ma magari il problema sta solo nella visualizzazione di traiettoria, su orientamento della spalle o un tipo di battuta.
Dopo aver lavorato singolarmente (analiticamente) sul gesto da correggere o imparare si va verso la fase sintetica, cioè all'interno di un esercizio magari con spostamento ecc e alla fine nel gioco.
Se riscontrate questo tipo di problema (il punto 1) non basterà il semplice allenamento post partita, perchè la fase carente e profonda e dovrà essere colmata anche coi successivi allenamenti.

2)Lo sanno fare solo in fase di esercizio ma non quando giocano: una soluzione utile è quella di creare esercizi che si avvicinano quasi completamente al gioco in partita, dove la base dell'esercizio è quello che sanno già fare.Successivamente proporre il problema a cui si sta lavorando anche nel gioco per molto tempo.

3)Lo sanno fare ma non l'hanno fatto per causa interna: in questo caso è possibile che l'atleta o la squadra abbia difficoltà in una certa situazione di gioco.Ad esempio se la nostra squadra ha un buon attacco su palla buona o nei tre metri e ma non sulla gestione della palla brutta, incontrando un'avversaria che ha dato difficoltà nella costruzione di gioco.In questo caso sarà utile lavorare sulla situazione di gioco che ha penalizzato il nostro fondamentale o gesto tecnico che sia, riproponendola molto nel gioco.
Nel caso in cui invece il punto 3 sia dato per cause esterne, il lavoro da parte nostra sarà di riproporre il più possibile le condizioni di quella partita affinchè gli atleti possano rilavorare in quelle condizioni.
Ad esempio se si ha avuto difficoltà a ricevere palloni salto float  o molto tesi, faremo battere i nostri atleti oppure noi (se non abbiamo atleti in grado di farlo) in quel modo per poter toccare più volte il pallone e allenare il fondamentale in quella situazione.

Una volta che avrete fatto questo per ogni punto che volete migliore, avrete praticamente l'allenamento già pronto.Spesso ci vuole molto tempo per analizzare, elaborare e programmare, ma secondo me da una buona programmazione dell'allenamento nei dettagli derivano i punti necessari a far la differenza e a migliorare nel profondo il gioco della nostra squadra e di ogni atleta individuale.


Gabriele Principe