Finalmente una raccolta dei migliori articoli (dal 2008 ad oggi) di Allenare-Pallavolo.
62 pagine di Ebook dove troverai i 22 articoli migliori del blog (i più letti, i più apprezzati e condivisi) + 3 articoli inediti molto importanti, mai pubblicati!!
Ci pensavo da un po' e ora l'ho fatta, pubblicandola proprio qua e dandovi il link per scaricarlo.
La cosa bella è che puoi scaricarla davvero ad un prezzo ridicolo,cioè mi viene proprio da ridere a fartelo vedere :).
Quali sono i vantaggi della raccolta?
1)Non devi girare per il blog per cercare gli articoli, i migliori articoli sono tutti li.
2)Gli articoli sono stati adattati e organizzati per argomenti principali in particolare:
- Allenare e allenatore
- Metodologia, Insegnamento e Apprendimento
- Coaching e Mental Training
- Preparazione e allenamento fisico
- Esercizi e consigli tecnici
- Tattica globale e individuale
3)Ci sono articoli inediti e sono:
I)Come motivare in 30 secondi
II)Allenamento specifico del centrale
III)Come allenare la tua Leadership da subito
4) Puoi portarla sempre con te in facilità
In che senso?
Scaricandola potrai portarla dove vuoi, sul pc, suo smartphone o volendo anche stamparla.Potrebbe rivelarsi utile ogni tanto quando cerchi qualche suggerimento o consiglio per i tuoi allenamenti.
Quant'è il prezzo di questo e-book di 62 pagine? semplicemente 3,75 €.
Cliccando il bottone qua sotto, non dovrai iscriverti da nessuna parte, al termine del pagamento sarai mandato subito al link per poterlo scaricare.Sarai infatti trasferito alla pagina di download, dove sotto puoi scegliere due modalità di download. (per la grandezza o meglio piccolezza del file, ti consiglio quella gratuita)
E avrai subito il tuo e-book in formato pdf.
L'ebook a questo prezzo (visto le ore di lavoro che ci ho impiegato per sistemarlo e crearlo) è solo un modo come un altro per ringraziare tutti voi per continuarmi a seguire, qualcuno di voi da ben 5 anni.
Fatevi questo regalo.
Ciao allenatori!!
Daniele La Terra (alias Gabriele Principe)
venerdì 28 marzo 2014
giovedì 27 marzo 2014
Insegnare l'attacco con rincorsa in modo efficace
Torniamo a parlare di apprendimento, torniamo a parlare di schiacciata.
Ovvero uno dei fondamentali probabilmente più difficili da insegnare ai nostri atleti.
I presupposti che sicuramente ci devono essere nell'atleta affinché impari ad attaccare con la schiacciata e con la rincorsa sono:
-Una buona coordinazione dei movimenti generale, specialmente in salto
-Lettura della traiettoria con palla davanti e sopra la fronte
- Saper già schiacciare la palla con piedi a terra
Fatte queste premesse, il mio modo di insegnare ad abbinare rincorsa e schiacciata differenzia un po' dalla metodologia classica poichè al posto che partire dalla rincorsa e concludere sul colpo d'attacco, parto all'incontrario: mi spiego meglio.
Credo fortemente che nella pallavolo, come nel in tutti gli altri ambiti, il nostro cervello utilizzi quello che si chiama ciclo di apprendimento che si divide in 4 stadi:
1)Incompetenza inconscia
2)Incompetenza conscia
3)Competenza conscia
4)Competenza inconscia
Nel momento in cui apprendiamo qualcosa in modo conscio, il nostro cervello sta elaborando tutte quelle informazioni che servono per far diventare poi quel gesto abitudinario senza pensarci, quindi competenza inconscia.
Se quando iniziamo ad insegnare la schiacciata con rincorsa, diciamo ai nostri atleti di concentrarsi subito sulla rincorsa e a mandare la palla di la, il cervello prenderà anche come competenze inconscie il colpo sbagliato sulla palla.
Invece credo sia molto più utile ed efficace isolare ogni aspetto dell'attacco partendo da quello finale, in modo che quando dovranno eseguire l'attacco completo: avranno già acquisito in modo inconscio il colpo sulla palla. vediamo come è possibile nella pratica.
1)La prima fase di adattamento che gli atleti dovranno sviluppare sarà abituarsi a schiacciare ad un'altezza diversa e una distanza diversa dalla rete.Infatti con la rincorsa la palla la impatteranno più in alto e più vicina alla rete.per ottenere una schiacciata efficace, non possono continuare a schiacciare una palla che va di la a parabola.
Quindi direi di partire con un esercizio molto semplice da dividere in gruppi: dove 2-3 atlete stanno su una panchina o tavolino (alta circa il loro salto). tengono la palla alta davanti alla fronte e la schiacciano (magari sulle altre compagne). Obiettivo è farle imparare da subito a usare il braccio e il polso in attacco, alla loro altezza quando saltano, avere sempre palla davanti quando si attacca e direzionare già l'attacco.
2)Quando avranno appreso questa capacità tecnica si può lavorare sulla coordinazione salto attacco: si può spezzettare in 2 fasi: attacco con salto da fermo o già con la rincorsa.
in entrambi i casi, l'allenatore o collaboratore o compagni, tengono la palla alta a massima altezza del salto dell'atleta.
l'atleta dovrà saltare e colpire la palla come ha fatto nella parte 1) e attaccare.
obiettivo: percepire la giusta altezza della palla quando attacca in modo da colpire bene il pallone, sempre avanti e a braccio disteso
3)Si introduce ora l'alzata della palla, io consiglio sempre di partire con una alzata da parte dell'allenatore sulla zona di attacco.Quindi lanciare la palla solo in alto.L'atleta farà la rincorsa o salto da fermo e colpirà la palla.Obiettivo coordinazione e soprattutto tempo sulla palla.
4)Alzata da zona 3 nelle diverse zone di attacco dove l'atleta attaccherà la palla con la rincorsa
Da li in poi l'atletà potrà incominciare ad allenarsi sulle direzioni d'attacco e il resto.Ma cosa più importante sarà già consapevole di quando starà sbagliando qualcosa tecnicamente, per il tipo di esercizi visti e appresi prima.
Solitamente io tra l'esercitazione di un punto all'altro faccio passare almeno 4-5 allenamenti, a volte anche di più.
Allenare l'attacco è molto difficile e richiede pazienza, ma una volta appreso bene, i tuoi atleti attaccheranno sempre in maniera efficace ed efficiente.
Daniele La Terra
Ovvero uno dei fondamentali probabilmente più difficili da insegnare ai nostri atleti.
I presupposti che sicuramente ci devono essere nell'atleta affinché impari ad attaccare con la schiacciata e con la rincorsa sono:
-Una buona coordinazione dei movimenti generale, specialmente in salto
-Lettura della traiettoria con palla davanti e sopra la fronte
- Saper già schiacciare la palla con piedi a terra
Fatte queste premesse, il mio modo di insegnare ad abbinare rincorsa e schiacciata differenzia un po' dalla metodologia classica poichè al posto che partire dalla rincorsa e concludere sul colpo d'attacco, parto all'incontrario: mi spiego meglio.
Credo fortemente che nella pallavolo, come nel in tutti gli altri ambiti, il nostro cervello utilizzi quello che si chiama ciclo di apprendimento che si divide in 4 stadi:
1)Incompetenza inconscia
2)Incompetenza conscia
3)Competenza conscia
4)Competenza inconscia
Nel momento in cui apprendiamo qualcosa in modo conscio, il nostro cervello sta elaborando tutte quelle informazioni che servono per far diventare poi quel gesto abitudinario senza pensarci, quindi competenza inconscia.
Se quando iniziamo ad insegnare la schiacciata con rincorsa, diciamo ai nostri atleti di concentrarsi subito sulla rincorsa e a mandare la palla di la, il cervello prenderà anche come competenze inconscie il colpo sbagliato sulla palla.
Invece credo sia molto più utile ed efficace isolare ogni aspetto dell'attacco partendo da quello finale, in modo che quando dovranno eseguire l'attacco completo: avranno già acquisito in modo inconscio il colpo sulla palla. vediamo come è possibile nella pratica.
1)La prima fase di adattamento che gli atleti dovranno sviluppare sarà abituarsi a schiacciare ad un'altezza diversa e una distanza diversa dalla rete.Infatti con la rincorsa la palla la impatteranno più in alto e più vicina alla rete.per ottenere una schiacciata efficace, non possono continuare a schiacciare una palla che va di la a parabola.
Quindi direi di partire con un esercizio molto semplice da dividere in gruppi: dove 2-3 atlete stanno su una panchina o tavolino (alta circa il loro salto). tengono la palla alta davanti alla fronte e la schiacciano (magari sulle altre compagne). Obiettivo è farle imparare da subito a usare il braccio e il polso in attacco, alla loro altezza quando saltano, avere sempre palla davanti quando si attacca e direzionare già l'attacco.
2)Quando avranno appreso questa capacità tecnica si può lavorare sulla coordinazione salto attacco: si può spezzettare in 2 fasi: attacco con salto da fermo o già con la rincorsa.
in entrambi i casi, l'allenatore o collaboratore o compagni, tengono la palla alta a massima altezza del salto dell'atleta.
l'atleta dovrà saltare e colpire la palla come ha fatto nella parte 1) e attaccare.
obiettivo: percepire la giusta altezza della palla quando attacca in modo da colpire bene il pallone, sempre avanti e a braccio disteso
3)Si introduce ora l'alzata della palla, io consiglio sempre di partire con una alzata da parte dell'allenatore sulla zona di attacco.Quindi lanciare la palla solo in alto.L'atleta farà la rincorsa o salto da fermo e colpirà la palla.Obiettivo coordinazione e soprattutto tempo sulla palla.
4)Alzata da zona 3 nelle diverse zone di attacco dove l'atleta attaccherà la palla con la rincorsa
Da li in poi l'atletà potrà incominciare ad allenarsi sulle direzioni d'attacco e il resto.Ma cosa più importante sarà già consapevole di quando starà sbagliando qualcosa tecnicamente, per il tipo di esercizi visti e appresi prima.
Solitamente io tra l'esercitazione di un punto all'altro faccio passare almeno 4-5 allenamenti, a volte anche di più.
Allenare l'attacco è molto difficile e richiede pazienza, ma una volta appreso bene, i tuoi atleti attaccheranno sempre in maniera efficace ed efficiente.
Daniele La Terra
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