lunedì 29 ottobre 2012

Lettura del palleggiatore da parte del centrale

In questo nuovo articolo, ci occupiamo di insegnare ai nostri centrali come poter leggere il palleggiatore avversario quando si è in posizione di attesa sotto rete.

Dalla 1° divisione fino alle categorie, le giocate del palleggiatore risultano più facili da intuire poichè il tipo di alzata è diversa rispetto ai palleggi dei giocatori di alta serie, in quanto quest'ultimi sono abituati ad alzare in ogni zona utilizzando solo i  polsi.

Andremo quindi a descrivere quali sono gli elementi che il centrale può utilizzare nella sua analisi valutativa per poter "leggere" più velocemente possibile l'alzatore e a volte anche anticiparlo; tutto questo però nelle serie e categorie sopra descritte.

Quando il nostro centrale è sotto rete pronto ad aspettare la ricezione e l'attacco avversario deve eseguire una prima fase di lettura detta: Fase di Analisi.
La fase di analisi si colloca quando il nostro battitore deve ancora battere fino a quando i ricettori avversari non prendono la palla.Una fase di attesa che dura pochi secondi ma molto importante.

Nella fase di Analisi il centrale deve chiedersi:
1) Alzatore è in prima o in seconda linea? quanti attacchi ha ad disposizione? Utilizza la seconda linea in zona 1?Con l'aiuto dell'allenatore, si cerca di studiare nel primo set questi particolare, in modo che il nostro centrale, già a seconda di dove si trova il centrale possa escludere una zona d'attacco e concentrarsi solo sulle altre 2.

2)La palla al centrale avversario la da solo su palla buona e attaccata a rete o anche quando è più staccata? che palla alza al centrale?
Anche questo aiuta molto il nostro giocatore, perchè se il palleggiatore avversario non alza quasi mai la palla al centrale se è brutta, il nostro giocatore vedendo la ricezione brutta avversaria si concentrerà solo sulle bande. (spesso alcuni palleggiatori, per velocizzare il gioco al centro tendono a saltare solo quando danno la palla all'attaccante di zona 3. Anche questa può essere una buona informazione utile da dare ai nostri giocatori)

Se poi sia il punto 1 che il 2 sono corretti. E' molto probabile e facile pensare che: quando l'alzatore è in prima linea e la ricezione è staccata, la palla andrà direttamente allo schiacciatore di zona 4.

3)Il palleggiatore effettua cambi di gioco? per cambio di gioco intendo che è in grado di alzare alla zona più lontana dove si trova; nelle giovanili è difficile, anche se ogni tanto ci provano.
Ma se questa domanda la risposta è no, diventa ancora più semplice per il centrale capire a chi andrà la palla: poichè se la ricezione è verso zona 3-4 la darà in 4 e viceversa in zona 2 la darà solo in 2.

Considerando questi punti e ricevendo queste informazioni, i nostri centrali saranno già orientati sulle probabili scelte del palleggiatore avversario prima ancora che quest'ultimo palleggi.
E' chiaro che durante il gioco i centrali non riescano a cogliere tutte queste informazioni, che invece diventano un compito più semplice per la panchina.

La seconda fase è la vera e propria lettura del palleggiatore, dove il centrale deve guardare in particolar modo braccia e posizione delle mani del regista avversario.
Solitamente a livello giovanile e basse divisioni, i palleggiaotri tendono a piegare le braccia per spingere la palla alle bande, mentre tengono le braccia semi-tese per palleggiare al centro.
Inoltre le mani sono leggermente più avanti quando l'alzatore palleggia in zona 4 (perchè deve spingerla per oltre 4-5 metri) mentre un po' più sulla fronte/nuca (a meno che non voglia spingere molto indietro) se vuole alzare indietro.

E' chiaro che in un'azione di pallavolo, dove si gioca tutto in pochi attimi leggere sempre l'alzata di un palleggiatore è praticamente impossibile, tuttavia le 2 fasi possono aiutare molto i nostri centrali per poter murare bene e in tempo ad ogni zona di prima linea.

Gabriele Principe

venerdì 19 ottobre 2012

Insegnamento della battuta salto float



Prima di capire come si insegna la battuta salto float, è necessario capire a chi può servire davvero e perchè.
Io credo esista una battuta adeguata per ogni atleta e non è necessario che tutti imparino il salto float.
Quando è utile insegnarla e a chi? l'identikit del battitore juumping float è sicuramente un atleta che ha una buona coordinazione braccio-gambe-salto, chi già nella battuta da fermo tira una palla abbastanza tesa che scende in mezzo al campo e colpisce bene il pallone da dargli il famoso "effetto floating".
Di quest'ultimo particolare è bene ricordare che dipende molto da 2 fattori: il colpo sulla palla che deve essere a mano aperte e secco e la direzione della valvola che influisce la rotazione e l'effetto della palla (questo dipende molto da pallone e pallone; ed è per questo che atleti raffinati di alti club giovanili, si lamentano se c'è un pallone piuttosto che un altro) a mio parere, solo scuse.

Perchè un atleta con queste caratteristiche dovrebbe battere in salto float? A meno che il vostro atleta non sia più alto di un Metro e 80 con un reach (altezza del copro più braccio) superiore a 2 metri e 40, qualsiasi battuta fatta dall'atleta avrà una fase ascendente per superare la rete e una fase discendente.
Saltando e colpendo la palla in salto, l'atleta recupera quei 30-40 centimetri che servono per permettere al pallone di avere solo una traiettoria discendente ed essere molto più pericolosa da anticipare per i ricevitori avversari.

Come si insegna la battuta salto float?
Rispetto alla battuta in salto teso (che è praticamente identico all'attacco da seconda linea se non che vi è maggior distanza), la battuta salto float premette il portarsi la palla mentre si eseguono i passi della rincorsa per alzarsela al passo di chiusura.
Questo movimento non è affatto naturale per qualsiasi atleta lo provi inizialmente. Infatti è probabile che all'inizio manchino la palla, o sbaglino la rincorsa.
Questa battuta implica troppi imput su cui bisogna fare attenzione, per questo credo che sia molto utile utilizzare la metodologia AIR per un insegnamento molto più efficace.Rimando al link del blog per saperne di più: Apprendimento Inverso Rapido.

1)mettiamo il nostro atleta sulla linea dei 3 metri e incominciamo a fargli alzare la palla mentre sta saltando.L'obbiettivo e tirarla dritta e abbastanza alta da poter essere colpita.

Nota importante e spesso fonte di dibattito: Si alza a 2 mani o solo con la sinistra?
In teoria quella più facile è alzando con una mano perchè l'altro braccio è già alto e carico per colpire la palla., tuttavia questo preclude che l'atleta sappia alzarsi la palla dritta e bene.
Infatti il motivo per cui si batte con alzata con entrambi le mani, è che garantisce un maggior controllo dell'alzata del pallone.
Quest'ultima però se alzata bassa non permette al braccio di battuta di caricarsi per battere bene.
Il problema dell'alzarsi la palla a 2 mani è che al momento del lancio le braccia sono entrambe distese in alto, il braccio deve andare indietro per caricarsi e subito avanti per colpire la palla.
Ma quindi è sbagliato alzarsi la palla a 2 mani? assolutamente no, sappiate però che per evitare errori dovrete alzarvi la palla  anticipatamente durante la rincorsa (più precisamente  al 2° passo).Tornando all'insegnamento.

2) Fate fare molto esercizio di battuta con salto senza passi dai 3 metri e poi piano piano farla allontanare fino ai 5-6 metri.

3)Introdurre i passi iniziali nella battuta, magari sempre partendo dai 3-4 metri per poi allontanarsi.Questo darà sicurezza e fiducia nell'atleta, vedendo che il pallone fin dall'inizio passa dall'altra parte.

4)In conclusione, tenete sempre sott'occhio la battuta durante i successivi allenamenti per aggiustare l'esecuzione 

5)Tanto, tanto, tanto esercizio che come in qualsiasi gesto tecnico è fondamentale.

Gabriele principe