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Fuori dalla pallavolo, lavoro come formatore e consulente di personal coaching per migliorare la vita personale, professionale, economica e altri ambiti tra cui anche quello sportivo a livello individuale.
A differenza però di un'allenatore di pallavolo, quest'ultimo deve concentrarsi a sviluppare e a guidare non un singolo atleta ma bensì un gruppo intero; ne consegue una maggior difficoltà perchè in un gruppo ogni atleta ha una propria mentalità di gioco completamente differente dal resto del gruppo.
La nostra mentalità e le nostre decisioni e pensieri vengono generati automaticamente per via di 5 fattori:
1)Credenze intime e regole inconsce
2)Propri valori di vita
3)I nostri punti di riferimento e la loro influenza
4)Le domande abituali che ci poniamo
5)Gli stati emozionali che sperimentiamo in noi
Ognuno di noi quindi, durante una partita ha modi diversissimi di gestire la propria mentalità: c'è chi dopo un errore si scoraggia subito, chi si carica ancora di più mentalmente.Chi la palla della vittoria la vuole chiudere nei 3 metri e chi prega Dio che la palla non gli arrivi a lui.
Quindi quando parliamo di mentalità di squadra parliamo qualcosa di davvero difficile (tanto è vero che la storia ci insegna che solo pochi riescono nell'impresa) però non è impossibile.
Il fatto è che, differentemente da quello che si pensa, creare una mentalità vincente non è semplicemente (come molti credono) fare un discorso alla Al Pacino (anche se di certo male non fa ogni tanto), quanto riuscire a dare i mezzi e strumenti ad ogni singolo atleta per motivarsi da solo e avere una mentalità e continuità di atteggiamento in campo.