Bè che dire, il video parla da solo, uno dei più grandi discorsi sportivi mai sentiti e che penso ogni giocatore vorrebbe sentire.
Tutto questo per introdurre oggi un'argomento importantissimo, un argomento che io ho segnalato nei precedenti post un'arma mentale che i coach hanno a disposizione verso i propri atleti nelle gare, e questa arma è: il Discorso.
Credo che non bisogna mai sottovalutare il peso delle parole, perchè queste possono a volte cambiare l'umore, motivare, dare autostima, conforto, rinforzo ma soprattutto la grinta necessaria per affrontare i problemi, e allora possiamo notare che questi sostantivi elencati spesso, sono tutto ciò che la nostra squadra ha bisogno per vincere o per lo meno per giocarsela al massimo delle proprie potenzialità.
Molti pensano che che i discorsi siano robe da Film americani, buttati li per far scena, con frasi eroiche e di magnificenza, ma credo che a volte, specialmente nei giovani, quello di cui si abbia più bisogno specialmente se si sente molto la tensione sia qualche parola di conforto, di sostegno, incoraggiamento.Anche perchè giocare giocano loro, e allora noi a cosa serviamo?Esattamente a questo, per tirare fuori il massimo dai nostri atleti.
Esistono sostanzialmente 2 tipi di discorsi:
- Discorso tecnico
- Discorso emotivo
Entrambi questi discorsi vanno fatti in un luogo e in una situazione che non permetta agl'atleti di sconcnetrarsi e di capire ogni singola sillaba di quello che stiamo dicendo.
Il discorso tecnico va fatto direi ogni partita, si utilizzano le proprie informazioni e quelle raccolte sull'avversario per tracciare tutte le informazioni tattiche prima della partita es: zone di battuta, attaccante avversario più forte, sistema di ricezione e difesa avversario ecc. Questo è molto utile se contro quella squadra si ha già giocato e si hanno abbastanza informazioni a riguardo.
Cosa indicare nel discorso tecnico:
- I punti di forza degli avversari
- I propri punti di forza
- I punti deboli degli avversari
- Cosa bisogna curare principalmente all'interno del campo
-Cosa notare al di la del campo (attaccno forte? in diagonale e lungo linea? che schema usano di difesa? coprono il pallonetto, se si dove? chi è il ricettore più scarso? chi è l'alzatore e che modulo utilizzano?
Quest'ultimo punto spesso è incompleto e si scopre solo giocando, ma è importante che l'allenatore si faccia queste domande per poi aiutare i propri giocatori dandogli le informazioni giuste.
Il discorso emotivo
Un'esempio di discorso emotivo l'ho citato all'inizio del post mettendo il video del film: "ogni maledetta domenica", ovviamente noi non dobbiamo essere in grado per forza di usare parole sfarzose e come ha fatto lui.
Sinceramente credo che questo tipo di discorsi vada fatto poco durante la stagione, nei momenti importanti: inizio del campionato, big match, fine del campionato, ecc.
Poche volte, perchè col tempo il peso delle parole si affievolisce e quello che prima ci sembrava essere un grande discorso dopo è semplicemente: un discorso.
Invece il nostro obiettivo è tutt'altro, noi vogliamo Il Discorso.
Come deve esssere strutturato un discorso emotivo:
1)Prima di tutto dobbiamo pensare a cosa vogliamo trasmette.Questo è essenziale, perchè come qualsiasi comunicazione è necessario che il messaggio passi chiaro attraverso un canale comune.Volete incoraggiare la squadra? Volete solo che siano tranquilli e giochino al meglio? Volete fargli spafccare tutto, compreso l'arbitro e gli avversari?? (la metto anche sul ridere)
2)Non è necessario un discorso lungo 20 minuti spesso le cose più importanti si icono in 30 secondi (funzionalità del time out)
3)Non studiatevi ogni parola da dire, non siete davanti ad un professore, ma segnatevi invece i punti che volete esporre
4) Questo è il punto più importante di tutti: Credeteci.Credeteci in quello che dite, si capisce subito se non ci credete.E se non ci credete voi per primi, perchè dovrebbero farlo loro?
5)Non create discorsi che divagano, ora c'è una partita.Una partita importante, La Partita, ed è necessario che tutta la squadra quindi che tutti gli atleti, in panchina e in campo, l'allenatore, lo staff e anche il pubblico sia concentrato.Perchè tra due squadre che si equivalgono quella che vince è solo quella che ci crede di più.Quindi diamo grinta ma non nervosismo, diamo competizione ma non rabbia, diamo voglia di vincere e non di partecipare, diamo quello che noi vogliamo da loro e se abbiamo comunicato bene con tutta probabilità lo avremo.
Gabriele Principe
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