giovedì 9 giugno 2011

"L'arma del Coach" che cambia la partita

Dopo un bel po' di tempo, e di questo me ne scuso, torno a parlare di una delle "10 armi  mentali dei Coach", per chi fosse nuovo o non sa a cosa mi riferisco ecco il link del post (che consiglio di leggere) : http://allenare-pallavolo.blogspot.com/2010/10/le-10-armi-mentali-di-un-coach.html.

Quella di cui parlerò oggi, come avrete dedotto dall'immagine e dal titolo è la Sostituzione.
Come letto infatti nel titolo, la sostituzione è la mossa da parte dell'allenatore che può cambiare la partita, quella mossa che cambia tutto a livello tecnico e tattico.
Tuttavia questa è un'arma a doppio taglio, di fatti non si saprà mai se non alla fine, se quel cambio è stato davvero azzeccato o meno. E' una sorta di scommessa!.

Quindi ogni allenatore deve essere in grado di usare questo strumento a dovere e con cura.



Quando conviene chiamare una sostituzione:


1) La squadra subisce parecchi punti in sequenza soprattutto su un certo giocatore
2)Il giocatore fa frequenti errori
3)La squadra non fa punti in attacco da un po'
4)Non c'è sportività in campo
5)Cambio di strategia
6)Squadra inefficiente su un certo fondamentale
7)Lasciar giocare anche gli altri atleti qualora il risultato lo permettesse.

Di questi casi vorrei principalmente concentrarmi su due che ho evidenziato in grassetto, perchè sono solitamente quelli a cui un allenatore fa più riferimento e i motivi per cui è più comune fare cambi.
Per quanto riguarda il punto numero 2: il giocatore fa frequenti errori è un concetto che va detto ai propri atleti, non tanto per giustificarsi, quanto per far rendere conto all'atleta il motivo per cui è stato sostituito.

Solitamente dico ai miei atleti all'inizio della stagione che in partita oltre a cambiare per scelta tattica e per far giocare anche gli altri, compio una sostituzione qualora un atleta facesse più di 2-3 errori di fila.
Infatti bisogna capire che se ogni atleta facesse 2-3 errori di fila si andrebbe a prendere dai 12 ai 18 punti per proprio errore e sono parecchi!.
Di conseguenza l'atleta deve sapere che se: "non è in partita", nervoso o sta sbagliando un po' troppo sarà sostituito.

Per quanto riguarda la strategia, direi che è quella che si chiama: "la mossa dell'allenatore" infatti potrebbe essere uno dei casi in cui è stato l'allenatore a fare la differenza.
Solitamente consiglio di non fare troppi cambi strategici e qui vorrei confrontarmi anche con gli altri allenatori per sapere cosa ne pensano.
A mio modo di vedere, cambiare troppe volte in una partita tattica o strategia potrebbe mandare in confusione gli atleti o dargli troppe.

Solitamente i cambi strategici principali più usati e comuni sono:
- Sostituire un giocatore  verso fine set (magari il palleggiatore) con un giocatore più alto o più bravo a muro quando si è in battuta per distanziarsi in punteggio e migliorare il muro per la difesa
- Sostituire un battitore con un altro poichè ha una battuta di maggior efficacia
- Inserire un'altra banda o ricettore buono al posto di chi è tagliato in ricezione per avere una migliore ricezione.

Poi di sostituzione strategiche ce ne sono davvero molte e di libera scelta da parte dell'allenatore, l'importante sta nell'essere chiaro nelle decisioni  e indicazioni, far preparare un po' prima il giocatore che dovrà entrare in campo.Non effettuare moltissimi cambi in uno stesso set per non sconvolgere troppo gli equilibri.
La sostituzione è di sicuro "L'arma del Coach", sappiatela utilizzare a dovere e molto probabilmente avrete più riconoscimento del solito in una certa partita.

Gabriele Principe

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