Come annunciato nel precedente post, oggi parlerò di un tema a me caro, perchè poco sviluppato e a cui ho dato una rielaborazione personale durante i miei studi e carriera da allenatore.
Come allenare davvero le situazioni di gioco e migliorare da subito le qualità del vostro gioco.
Come ben sapete, la pallavolo è uno sport di situazione di gioco, significa (per coloro che non sanno a pieno questo concetto) che il gioco della pallavolo presenta delle situazioni appunto, a cui la squadra deve far fronte e porre rimedio.
Queste situazioni di gioco sono continue ogni secondo della partita, variano da molte cose come: la tattica, la condizione fisica, la psicologia in campo ma soprattutto le abilità degli atleti.
Queste situazioni sono molto simili tra loro, ma poichè presentano mille sfaccettature, non troveremo mai ( o molto difficilmente) una situazione uguale ad un altra e quindi una azione identica ad un'altra.
Premesso questo, cosa significa allenare le situazioni di gioco e come si fa?
Bè prima di tutto il compito dell'allenatore è di conoscere le situazioni di gioco generiche e anche abbastanza specifiche, insegnarle alle atlete e fare in modo che le utilizzino durante il gioco a seconda della categoria.
Esempi di situazioni di gioco sono: ricevere una battuta corta, una battuta al salto, attaccare con palla staccata, difendere il mani fuori, battere su una certa zona, alzare un pallone fuori dai 3 metri a banda.
Quindi ora vi chiederete, "bè ma allora tutto è situazione di gioco" e la risposta è si!
Per questo le situazioni di gioco vanno allenate dal mini-volley fino a fine carriera in modo da dare al giocatore un bagaglio di esperienze ampio, che alla fine è il motivo principale per cui alleniamo.
Dunque, cosa bisogna fare per allenare le situazioni di gioco, da dove si parte, come posso insegnarle bene ai miei atleti da subito?
Prima di tutto occorre se non si ha già bene in mente, quali sono le situazioni di gioco che gli atleti devono conoscere nella loro categoria e per il futuro: ad esempio in Under 12 dovranno saper:
- avere una battuta che superi i 9 metri e la rete
- Fare i 3 passaggi
- chi sta al centro alza alle bande
- Incominciare ad attaccare con la rincorsa.
Inizialmente, le situazioni di gioco sembreranno coincidere con il lavoro tecnico generale, ma più si va avanti e più le situazioni diventano specifiche e dettagliate, infatti in un'Under 16 alcune di queste sono:
- Saper eseguire il muro a 2
- Il palleggiatore deve alzare al centro e bande
- l'attaccante deve saper risolvere la situazione di: palla staccata da rete, palla attaccata
- Saper difendere un pallonetto o un attacco del centro e così via.
Quindi la Prima cosa da fare è: Individuare tutte le situazioni di gioco necessarie alla nostra squadra per la categoria che affrontano, quali situazioni basi precedenti mancano alla squadra e situazioni di gioco per le categorie future.
Fatto questo arriva il compito più duro, quello in palestra, l'insegnamento e verifica dell'apprendimento.
La didattica e l'insegnamento di una situazione di gioco non è facile come sembra, di fatti non basta metterci su una panchina ed attaccare e fare pallonetti per migliorare la difesa dei nostri giocatori (cosa che ho visto fare a molti).Ma si ha una struttura e delle fasi ben precise che ho delineato e rielaborato:
1)Fase di analisi: come capire la situazione di gioco
2)Fase di elaborazione: Come risolverla
3)Strumenti: Cosa devo fare operativamente e la tecnica per eseguirla ed esercizi per sviluppare la tecnica necessaria
4)Riprodurre la/le situazione/i di gioco che si sta allenando
5)Ripetizione singola
6)Riproduzione nel gioco globale.
Posso assicurare che al 90% dei casi, saltare una delle fasi non permette all'atleta di poter risolvere davvero la situazione di gioco oppure di farla imparare in tempi molto più lunghi..
Descriverò nel prossimo post ognuna delle seguenti fasi affinchè possa essere chiaro.
Gabriele Principe
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