Settimana scorsa mi trovavo ad affrontare un problema che tutt'ora sto cercando di risolvere nella mia squadra.
Uno dei problemi forse più ricorrenti tra noi allenatori poichè da questo fondamentale parte tutta l'azione: la ricezione.
Fino a qualche settimana fa, pur conoscendo molti esercizi e anche informandomi su come potevo modificare questo fondamentale non riuscivo proprio a migliorarlo, esercizi infiniti di bagher e continue ricezioni non garantivano alcun risultato.
E questo non era un problema della squadra, ma un problema mio. Si esatto, le mie atlete ci provavano con tutti i loro sforzi ma non erano precise come volevo e sbagliavano (sbagliano ancora un po' tutt'ora), ma non serviva a niente. Era un problema mio perchè io da allenatore al posto che cercare realmente la soluzione, mi ponevo mentalmente ancora sul problema che loro non riuscivano a ricevere bene.
E questo è un atteggiamento mentale molto ricorrente in noi, al posto che focalizzarci sull'obiettivo e sulla risoluzione del problema, continuiamo a guardare il problema stesso.Quindi di sicuro un primo consiglio che vi posso dare in generale sul coaching è: Focalizzatevi sulle soluzioni e lo scopo, non sul problema in se.
Tornando al problema della ricezione sono riuscito a trovare delle chiavi di accesso per risolvere il problema, queste come tutte le soluzioni pallavolistiche non funzionano immediatamente come per magia, ma come in tutte le cose prima di ottenere risultati ci vuole tempo e sacrificio.
Vediamo dunque quali sono queste soluzioni, sperando di essere breve ma allo stesso tempo conciso e riassuntivo.
1)Posizione di partenza: questa è fondamentale, e c'è da dire che spesso il ritardo sul pallone in ricezione è dovuto ad un'errata posizione di partenza.Perchè ponendo il caso che la battuta avversaria sia float, se sono molto piegato con le gambe come se stesse arrivando una battuta salto teso ci impiegherà più tempo per muoversi.
Alcuni consigli veloci sono quindi di non stare troppo piegati verso il basso con le gambe, ma quasi a gambe distese ma pronti per lo scatto, come in una gara di velocità (ma dove l'atleta dovrà muoversi sia in avanti che indietro), se invece la battuta è tesa e forte, o soprattutto in salto forte, conviene invece stare giù bassi come in posizione di difesa cercando di coprire più campo possibile.
2)Movimento e reazione: se i vostri giocatori sono lenti nell'arrivare sul pallone, probabilmente non è questione di velocità in se ma problemi di reazione visiva e movimenti rapidi.
Di fatti spesso, gli atleti partono molto dopo la battuta sia perchè non hanno ancora visualizzato la traiettoria, sia per tempi di reazione (cioè il tempo in cui dallo stimolo esterno il corpo tende a muoversi).Oppure arrivano sul pallone non in posizione di arrivo, che è molto simile a quella di partenza.
Spesso arrivano sul pallone ancora in corsa o con le braccia storte, vi viene magari in mente qualche vostro atleta in questo momento vero? :-)
Quindi abituate i vostri atleti a migliorare i tempi di reazione (per gli esercizi spero di pubblicarne un paio in seguito) e ai giusti movimenti per arrivare giusti sulla palla.
3)Punti di riferimento e competenze: Gli atleti che sono in ricezione devono sapere con esattezza quando una ricezione è buona e quando non lo è e soprattutto sapere di chi sono i palloni in zona di conflitto (zona tra 2 giocatori).Quindi chiarite coi vostri atleti dove volete che la palla vada (magari allenandoli all'inizio a fare centro su una zona delimitata da coni) e soprattutto chiarite tutte le competenze, non solo tra i giocatori ma anche su palle lunghe e corte.
Questo vale anche e soprattutto per la difesa.
4)Offrirgli soluzioni alternative: Gli atleti non sono dei robot che fanno tutto precisamente una volta date le istruzioni, anzi tutto il contrario, spesso si mettono a fare l'opposto di quello che gli hai detto.
Non per ribellione o non volontà, ma perchè quando si gioca il corpo tende a fare i movimenti più abituali, comodi e sicuri per se.
Quindi è giusto insegnarli ad esempio che ogni pallone deve essere preso con un bagher davanti e in tempo sulla palla ma dobbiamo anche offrirgli soluzioni "comode" in caso in cui non riuscisse a farlo ad esempio: il bagher laterale, il palleggio, spostamenti in diagonale, usare più le braccia che le gambe quando la palla è lunga per correggere la traiettoria di arrivo ecc.)
5)Allenare molto la valutazione della traiettoria: dedicate sempre un po' di tempo ad allenamento per allenare i vostri atleti nella valutazione di tutte le traiettorie possibili in battuta: palle corte, palle lunghe e alte, palle tese e corte, palle tese e veloci, palle tese e lunghe. Più abituate i vostri atleti e riconoscere subito le traiettorie, più saranno ing rado di anticipalre e migliorare la ricezione in partita.
6)Allenare il piano di rimbalzo e la giusta spinta di gambe e braccia da tutte le posizioni del campo: Infine, ultimo ma non ultimo per importanza, dedicate tempo per fare esercizi analitici di piano di rimbalzo (da zona 1,6,5 ecc) per dare palla all'alzatore, e soprattutto fargli capire e sensibilizzare il proprio sistema percettivo affinchè capiscano che una ricezione da fondo campo è ben diversa per spinta di una nei 3 metri.
Spesso molti allenatori danno per scontato che se un giocatore sa ricevere bene da posto 6 sappia ricevere anche ovunque nelle altre posizioni.Niente di più sbagliato.
Nel nostro lavoro e passione, non dobbiamo dare nulla per scontato, perchè sono i dettagli a fare la differenza, e questi dettagli potranno sicuramente aiutarvi nel vostro problema; e ricordate, focalizzatevi sull'obiettivo e sulla soluzione non sul problema o il problema diventerà sempre più difficile e grande.
Gabriele Principe
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