sabato 11 febbraio 2012

L'attaccante perfetto



Da questo breve video che uso come introduzione, vorrei parlare dell'"attaccante perfetto".
In piena linea con le idee esposte dal Mitico Julio Velasco, concordo nell'affermare che i migliori attaccanti (l'attaccante perfetto) attaccano bene le palle difficili e non quelle facili.
Perchè se sanno attaccare bene le palle difficili allora quelle buone le schiacciano benissimo.

Quello che tocca noi allenatori quindi è: Insegnare agl'atleti ad attaccare bene qualsiasi palla.
Ora mi chiederai, bè fin qui lo sapevamo tutti, ma come si fa?
Bè c'è da considerare come sempre che la pallavolo è uno sport di situazione e palle alzate interne, esterne, attaccata o staccate, alte o basse, sono solo delle situazioni che l'atleta si trova e dunque il modo migliore per allenarle è allenare la situazione.

se non hai letto il post su come si allena la situazione di gioco, te lo consiglio puoi leggerlo qui:http://www.allenare-pallavolo.blogspot.com/2011/11/allenare-davvero-le-situazioni-di-gioco.html

Parlerò qui, quindi, di come insegnare agli atleti ad attaccare palle difficili a seconda dei vari casi.partiamo subito:

Palla staccata da rete (da non poter effettuare la rincorsa):
In questi casi la cosa migliore da fare è dalla posizione della rincorsa, chiudere subito il passo e piazzare la palla o se si ha una buona elevazione da fermi usare il braccio e il polso per attaccare forte.

Palla attaccata a rete:
E' necessario valutare se si ha un muro alto su cui poter giocare o a livelli inferiori come risolvere la situazione.
In questi casi se è possibile si attacca sulle mani del muro per fare mani fuori, oppure si cerca il pallonetto oppure se si ha comunque il muro davanti un colpo secco con la mano.

Parliamo ora di situazioni più difficili, Palla esterna alla rincora o interna.

Con palla esterna, se l'atleta l'ha già intuita perchè è pure alta, dovra abituarsi ed allargare la rincorsa e curare la diagonale, altrimenti più semplicemente dovrà allargarsi con un passo in diagonale  e piazzare la palla, cercando tutta la diagonale.

Con palla interna invece, per non sprecare l'attacco dobbiamo insegnare ad effettuare una rincorsa tutta in diagonale, quasi orizzontale per poi poter piazzare l'attacco utilizzando il braccio e il polso.

Ora queste sono indicazioni semplici che già si conoscono e si trovano ovunque, però vorrei farvi notare un paio di cose e delle domande che dovete porvi, perchè io stesso mi pongo quando alleno, e aiutano molto nell'autoanalisi.

- Quante alzate perfette, su ricezione o difesa buona, alzano i vostri palleggiatori in media in una partita? in partita non in allenamento.

- Su ricezione o difesa sbagliata, quante palle riescono ad aggiustare alzandole correttamente?

- e infine quanto tempo dedicate al lavoro delle situazioni sopra indicate, quindi all'attacco di palle sbagliate?

E' chiaro che quanto maggiori sono le volte che la palla non sia buona, quanto più sarà necessario lavorarci su.
Si sa, spesso i palleggiatori fanno la differenza, ma avere attaccanti che aiutano i palleggiatori è meglio :-)

Gabriele Principe

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