martedì 7 dicembre 2010

Cosa fare per il nervosismo in partita.

Analizziamo oggi un altro fattore determinante la prestazione da gara: Il nervosismo.
Il nervosismo, è un fattore che fa parte della componente psicologica di cui ho parlato nel mio video: "I fattori determinanti la prestazione da gara".

(se non l'hai ancora visto ti suggerisco di dargli un'occhiata cliccando il video che troverai qui a destra)

Nel nostro caso stiamo parlando di un fattore "demoltiplicativo" cioè una parte della componente psicologica che riduce, anche notevolmente la prestazione da gare.

Se avete letto uno dei primi articoli riguardo le "10 armi mentali di un coach" saprete che la gestione del nervosismo è uno dei fattori che permettono all'allenatore di gestire la propria partita, intervenendo in prima persona.

articolo: "Le 10 armi mentali di un coach"

Quindi come fare per gestire il nervosismo?

Prima di tutto occorre capire in partita cosa determina il nervosismo:
- La tensione prima della gara può essere trasformata in grinta o il più delle volte in nervosismo (il cosidetto "sentire una partita")
- Troppi errori dell'atleta (causa più frequente)
- Il punteggio troppo a sfavore
- Troppi errori dei compagni di squadra
- Richiami troppo frequenti da parte dell'allenatore
-Ansia e stress in partita si tramutano in nervosismo.

Detto questo, possiamo dire che queste reazioni sono normali durante una partita ed è normale che succedino, ma quando questa soglia diventa troppo alta l'atleta incomincia a non rendere bene, o addirittura sbagliare le cose che normalmente sono le più facili.



Tutto ciò è spiegabile (ma non voglio entrare in un dettaglio neurologico) dal fatto che durante una partita se si è presi dal nervoso, il cervello è intento a gesitre il nervosismo producendo effetti visibili nell'atleta come ad esempio: un'eccessiva sudorazione, respirazione affannata, tensione dei muscoli ecc.
Quindi non sarà in grado di lavorare in modo proficuo sulla prestazione pallavolistica.
E' tanto più un giocatore è preso dal nervoso, tanto è più probabile che giocherà male.

Quindi cosa fare?

Bè inanzitutto bisogna valutare se è un problema generale di squadra oppure è il singolo atleta.
Se si tratta del singolo atleta conviene:
- Sostituirlo se sta sbagliando troppo
- Sollevargli il morale usando un Rinforzo
- Fargli applicare una "tecnica di respirazione"
- Dirgli di calmarsi e siccome la partita non è ancora finita c'è biosgno di lui, ma se non si calma peggiora le cose.
- Incoraggiarlo dicendogli che le cose le sa fare, ma se si fa prendere dal nervoso non potrà farle bene, quindi pensare a come quando si è in allenamento.

Al momento più opportuno se vediamo ch l'atleta si è un pò calmato riportarlo in campo se si vuole e appena farà qualcosa di giusto, usare un rinforzo per fargli capire che se non è preso dal nervosismo fa cose ottime.

Se si tratta del nervosismo complessivo:
-Chiamare il time-out e fargli eseguire una tecnica di respirazione: la più consigliabile è quella di: inspirare per 4 secondi, trattenere il respiro per 2 e espirare per almeno 5 secondi. Tutto questo farlo per 3 volte.
- Far notare che sono nervose e che questo non serve, bisogna essere lucidi e per farlo, bisogna dimenticarsi delle azioni precedenti.
- Farle ridere!! Esatto, farle ridere è un'arma segreta che in molti sottovalutano e spesso è la più efficace.

Ora voi starete pensando che in un momento di tensione non bisognerebbe farle ridere ma, provate a pensare ad un bambino piccolo che piange, cosa si fa per far smettere di piangere? lo si fa ridere.
Ridendo un bambino non sente più il dolore o la paura.
In ambito più adulto e nella fattispecie in partita se un atleta ride per poco, toglie momentaneamente il nervosismo, i muscoli sono meno contratti, e l'alteta non penssa momentaneamente al nervoso.
Se inoltre si adotta una buona tecnica di respirazione, ciò contriibuisce a diminuire il nervosismo e portare le atlete in campo con risultati nettamente migliori.



Gabriele Principe

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