una delle armi a disposizione di un allenatore in partita, una delle armi migliori non che una delle poche: è sicuramente il Time Out.
Nel Time-Out avete 30 secondi per cambiare il volto della partita, solo 2 per set.
Gestire 30 secondi non è affatto facile, a volte è troppo poco, a volte è tanto perchè non si deve dire molto.
Ma quindi come gestire al meglio il time-out?
Solitamente non ci sono regole che stabiliscono quando chiamarlo, ogni allenatore ha la sua strategia e sa cosa deve dire ai propri atleti, ma quello che diciamo è realmente efficace? l'abbiamo chiamato nel momento giusto, oppure dovevamo chiamarlo prima?
Bè delineamo qualche regola base che può servirci in futuro.
lunedì 24 gennaio 2011
I 7 trucchi per migliorare la ricezione (parte 2)
Seconda parte del post: 7 trucchi per migliorare la ricezione.
Abbiamo visto nel precedente post i 2 trucchi per migliorare già dall'inizio, a partitre dall'apprendimento, la nostra ricezione.
Ora continuiamo con gli altri "trucchi" che miglioreranno sempre di più la ricezione, partendo però dal fatto che si sia già lavorato sui primi 2.
Un'ultima nota poi continuo con i punti dell'argomento.
questi trucchi che qui sto elencando sono un po' il "lavoro sporco" dell'efficineza in termini di risultati concreti.Cioè:
Allenando in questi punti la vostra ricezione, non potrete prendere che già da settimana prossima i vostri atleti andranno a vincere con una ricezione positiva del 80-90%.
Sono obiettivi a lungo termine, dove i primi risultati si vedono anche dopo un paio di mesi.E' un lavoro però essenziale se si vuole costruire degli atleti con un'ottima ricezione e avere soddisfazioni anche a livello di vittorie in futuro.
3)Valutazione della traiettoria: specialmente a livello giovanile, molti atleti non riescono a valutare la traiettoria della battuta, spesso si spostano avanti prima ancora che la palla sia arrivata oltre la rete e la palla poi va indietro.Oppure la palla è corta e loro si muovono troppo tardi nel prenderla.
La valutazione della traiettoria è importantissima, bisogna allenare gli atleti a valutare tutti i tipi di traiettoria: alta e corta, alta e lunga a parabola, tesa e corta, tesa e lunga ecc.
Inoltre fargli esercizi che permettano di verificare se l'atleta è in grado di valutare la palla in arrivo: per esempio un compagno dall'altra parte del campo lancia a due mani il pallone e l'atleta quasi da fondo campo deve farla passare in mezzo alle gambe.
4)Spostamenti con visione della palla: nella ricezione il contatto visivo è fondamentale, una volta appresa la tecnica l'atleta deve essere in grado di concentrarsi solo sulla palla e sulle traiettorie di partenza e di arrivo.
Per questo è utile, premesso che si sia lavorato sugli spostamenti (punto 2) di lavorare sugli spostamenti ma con la palla, cercando l'efficienza dell'esercizio.
perchè poi ci si trova atleti che si muovono perfettamente senza palla e appena hanno la palla disastro più totale.
Abbiamo visto nel precedente post i 2 trucchi per migliorare già dall'inizio, a partitre dall'apprendimento, la nostra ricezione.
Ora continuiamo con gli altri "trucchi" che miglioreranno sempre di più la ricezione, partendo però dal fatto che si sia già lavorato sui primi 2.
Un'ultima nota poi continuo con i punti dell'argomento.
questi trucchi che qui sto elencando sono un po' il "lavoro sporco" dell'efficineza in termini di risultati concreti.Cioè:
Allenando in questi punti la vostra ricezione, non potrete prendere che già da settimana prossima i vostri atleti andranno a vincere con una ricezione positiva del 80-90%.
Sono obiettivi a lungo termine, dove i primi risultati si vedono anche dopo un paio di mesi.E' un lavoro però essenziale se si vuole costruire degli atleti con un'ottima ricezione e avere soddisfazioni anche a livello di vittorie in futuro.
3)Valutazione della traiettoria: specialmente a livello giovanile, molti atleti non riescono a valutare la traiettoria della battuta, spesso si spostano avanti prima ancora che la palla sia arrivata oltre la rete e la palla poi va indietro.Oppure la palla è corta e loro si muovono troppo tardi nel prenderla.
La valutazione della traiettoria è importantissima, bisogna allenare gli atleti a valutare tutti i tipi di traiettoria: alta e corta, alta e lunga a parabola, tesa e corta, tesa e lunga ecc.
Inoltre fargli esercizi che permettano di verificare se l'atleta è in grado di valutare la palla in arrivo: per esempio un compagno dall'altra parte del campo lancia a due mani il pallone e l'atleta quasi da fondo campo deve farla passare in mezzo alle gambe.
4)Spostamenti con visione della palla: nella ricezione il contatto visivo è fondamentale, una volta appresa la tecnica l'atleta deve essere in grado di concentrarsi solo sulla palla e sulle traiettorie di partenza e di arrivo.
Per questo è utile, premesso che si sia lavorato sugli spostamenti (punto 2) di lavorare sugli spostamenti ma con la palla, cercando l'efficienza dell'esercizio.
perchè poi ci si trova atleti che si muovono perfettamente senza palla e appena hanno la palla disastro più totale.
I 7 trucchi per migliorare la ricezione (parte 1)
Ciao a tutti, come sempre vorrei scusarmi per la poca presenza nel blog, solitamente posto almeno un articolo ogni 4 giorni circa, ed è quasi una settimana che non scrivo :(.
quindi per farmi perdonare oggi scriverò due post, che credo potranno essere utili a molti di voi, sempre che voi non le sappiate già. :)
In questo post vorrei parlare della ricezione, a mio parere il fondamentale più importante di tutti, poichè dalla ricezione parte il gioco, senza di questo è impossibile creare gioco nella propria squadra e e di conseguenza vincere.
Come diceva un mio ex allenatore: "Una squadra può non essere in grado di attaccare ma se sa ricevere e difendere benissimo, tirerà sempre su il pallone, portando in errore l'avversario prima o poi.".
Una teoria che io condivido a pieno.
Quando però alleniamo la ricezione, spesso e volentieri, mettiamo li i nostri 3 bei ricettori, facciamo battere gli altri compagni e pensiamo così di migliorarla.
Su questo invece condivido a metà, cioè è sicuramente un esercizio molto utile, in quanto è risaputo che la ripetizione migliora il fondamentale; ma tutto questo è utile se la nostra ricezione è già formata, se ha già quelle competenze che gli permettono di migliorare solo con la ripetizione.
quindi per farmi perdonare oggi scriverò due post, che credo potranno essere utili a molti di voi, sempre che voi non le sappiate già. :)
In questo post vorrei parlare della ricezione, a mio parere il fondamentale più importante di tutti, poichè dalla ricezione parte il gioco, senza di questo è impossibile creare gioco nella propria squadra e e di conseguenza vincere.
Come diceva un mio ex allenatore: "Una squadra può non essere in grado di attaccare ma se sa ricevere e difendere benissimo, tirerà sempre su il pallone, portando in errore l'avversario prima o poi.".
Una teoria che io condivido a pieno.
Quando però alleniamo la ricezione, spesso e volentieri, mettiamo li i nostri 3 bei ricettori, facciamo battere gli altri compagni e pensiamo così di migliorarla.
Su questo invece condivido a metà, cioè è sicuramente un esercizio molto utile, in quanto è risaputo che la ripetizione migliora il fondamentale; ma tutto questo è utile se la nostra ricezione è già formata, se ha già quelle competenze che gli permettono di migliorare solo con la ripetizione.
domenica 16 gennaio 2011
Training generale femminile
Ciao a tutti lettori, prima di tutto vorrei ringraziarvi perchè ormai dalle statistiche vedo che siete sempre più numerosi e questo mi fa molto piacere, perchè significa che qualcuno apprezza ciò che scrivo e faccio.
Oggi vorrei proporre un programma fitness molto utile per i pallavolisti che si struttura in 3 sessioni.
Queste 3 sessioni possono essere svolte in 3 allenamenti alla settimana se si è a fine anno o in preparazione fisica oppure una volta a settimana se si è nel periodo agonistico ma che da risultati minori.
Quali funzione svolge questo programma?
Principalmente 3 funzioni, tutte e 3 molto importanti e utili nella pallavolo:
- Sviluppa forza/tono muscolare
-Brucia i grassi/sviluppa capacità aerobica
-Aumenta la flessibilità
Con questo programma i tre obiettivi sopra citati sono definiti in ugual misura, quindi se ritenete opportuno nella vostra squadra fare un lavoro di questo genere: aerobico, forza e elasticità, allora questo programma potrebbe fare al caso vostro.
Vorrei aggiungere infine che questo programma è molto utile anche a coloro che non fanno pallavolo ma voglio avere un buon peso forma e muscoli più tonici, ovviamente i carichi di lavoro dovranno essere dosati, in base alla preparazione dell'atleta e obiettivi.
Oggi vorrei proporre un programma fitness molto utile per i pallavolisti che si struttura in 3 sessioni.
Queste 3 sessioni possono essere svolte in 3 allenamenti alla settimana se si è a fine anno o in preparazione fisica oppure una volta a settimana se si è nel periodo agonistico ma che da risultati minori.
Quali funzione svolge questo programma?
Principalmente 3 funzioni, tutte e 3 molto importanti e utili nella pallavolo:
- Sviluppa forza/tono muscolare
-Brucia i grassi/sviluppa capacità aerobica
-Aumenta la flessibilità
Con questo programma i tre obiettivi sopra citati sono definiti in ugual misura, quindi se ritenete opportuno nella vostra squadra fare un lavoro di questo genere: aerobico, forza e elasticità, allora questo programma potrebbe fare al caso vostro.
Vorrei aggiungere infine che questo programma è molto utile anche a coloro che non fanno pallavolo ma voglio avere un buon peso forma e muscoli più tonici, ovviamente i carichi di lavoro dovranno essere dosati, in base alla preparazione dell'atleta e obiettivi.
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mercoledì 12 gennaio 2011
Alla ricerca del palleggiatore
Oggi parleremo su come si individua un palleggiatore all'interno della propria squadra.
Premessa fondamentale: non sempre in una squadra si hanno elementi che hanno doti naturali e predisposte al palleggio, di conseguenza, all'interno del nostro gruppo dovremo cercare quell'atleta/atlete che si avvicineranno di più alle caratteristiche richieste.
Prima di iniziare la nostra ricerca andiamo a vedere quali sono le caratteristiche fisiche-tecniche e quelle psicologiche.
Si perchè, alla fine di palleggiatori in giro ce ne sono tanti, ma la differenza tra i vari palleggiatori fa spesso la componente psicologica.
Partiamo quindi da quest'ultimo fattore: La componente psicologica.
Che cosa deve avere il nostro palleggiatore a livello psicologico per essere un buon palleggiatore?
1)Velocità di elaborazione: il palleggiatore durante la partita deve assimilare moltissime informazionie tradurle in azioni concrete di gioco. In termini più semplicistiche deve essere un tipo sveglio! :)
2)Sicurezza e stabilità emotiva: Solitamente è una componente personale, ma può essere sviluppata e deve essere sviluppata insieme all'allenatore.Il palleggiatore deve avere la consapevolezza e la sicurezza tale per cui sa che da egli dipende ogni azione e sarà suo compito andare a prendere quasliasi pallone.Inoltre deve essere in grado di mantenere il cosidetto "sangue freddo", essere stabile senza avere troppi alti e bassi che possano influire sulla squadra.
3)Fattore "spugna": Il palleggiatore deve prendere consapevolezza del gioco degli schiacciatori adattandosi a come stanno giocando, a quale tipo di palla vogliono.In sostanza il punto viene determinato sempre da buone o brutte alzate.
Premessa fondamentale: non sempre in una squadra si hanno elementi che hanno doti naturali e predisposte al palleggio, di conseguenza, all'interno del nostro gruppo dovremo cercare quell'atleta/atlete che si avvicineranno di più alle caratteristiche richieste.
Prima di iniziare la nostra ricerca andiamo a vedere quali sono le caratteristiche fisiche-tecniche e quelle psicologiche.
Si perchè, alla fine di palleggiatori in giro ce ne sono tanti, ma la differenza tra i vari palleggiatori fa spesso la componente psicologica.
Partiamo quindi da quest'ultimo fattore: La componente psicologica.
Che cosa deve avere il nostro palleggiatore a livello psicologico per essere un buon palleggiatore?
1)Velocità di elaborazione: il palleggiatore durante la partita deve assimilare moltissime informazionie tradurle in azioni concrete di gioco. In termini più semplicistiche deve essere un tipo sveglio! :)
2)Sicurezza e stabilità emotiva: Solitamente è una componente personale, ma può essere sviluppata e deve essere sviluppata insieme all'allenatore.Il palleggiatore deve avere la consapevolezza e la sicurezza tale per cui sa che da egli dipende ogni azione e sarà suo compito andare a prendere quasliasi pallone.Inoltre deve essere in grado di mantenere il cosidetto "sangue freddo", essere stabile senza avere troppi alti e bassi che possano influire sulla squadra.
3)Fattore "spugna": Il palleggiatore deve prendere consapevolezza del gioco degli schiacciatori adattandosi a come stanno giocando, a quale tipo di palla vogliono.In sostanza il punto viene determinato sempre da buone o brutte alzate.
venerdì 7 gennaio 2011
Questione di atteggiamenti.. anche tu fai questi errori?
Ciao a tutti, è d aun pò che non scrivo, scusate ma sono stato un pò impegnato.Oggi parlerò di quelli che sono gli atteggiamenti che un allenatore dovrebbe e non dovrebbe avere per allenare al meglio.
Si perchè anche l'atteggiamento e le azioni dell'allenatore determinano il successo in una sqaudra.
Anzi, si può dire che il 25% del successo di una squadra dipende dalle azioni, atteggiamenti e strategia dell'allenatore, specialmente in campo giovanile.
Quindi, a tutti coloro che credono che l'allenatore deve solo mettere una squadra in campoe basta, vorrei dire che si sbaglia di grosso!!
Vediamo un pò quali sono ora gli errori comportamentali più comuni negli allenatori:
- Trasmette ansia
- Ha scarso spirito di cooperazione
- Parla troppo e offende gli atleti
- Il suo intervento enfatizza l'errore
- Non sa valorizzare la dinamica di gruppo: leader positivi, negativi, gregari ecc
- Applica schemi rigidi di gioco
- Il risultato conta più di tutti: il più delle volte sono d'accordo a riguardo, ma avere un gruppo solido e degli atleti con un bagaglio tecnico alto secondo me è molto più importante.
- Dimostra poca stima per gli atleti in campo
Ecco invece quali sono quei comportamenti che trasmettono quel 25% in più e permettono di vincere o per lo meno di avere dare una mentalità vincente a se stessi e alla squadra:
- Trasmette sicurezza
- Non ha paura di vincere
- E' l'uomo in più in campo
- Si accettano gli errori arbitrali anche se non subito
- Parla poco e incoraggia a fare
- Sbagliare è l'unico modo per migliorare
- Sa valorizzare al meglio il gruppo
- Dispone la squadra con un certo "equilibrio"
- Ha un proprio stile di gioco adatto al tipo di squadra
Detto questo sarebbe anche utile sapere cosa permette di passare da quelle che abbiamo elencato come "comportamenti negativi" a quelli "positivi".
E principalmente cosa è necessario sapere per eliminare gli atteggiamenti negativi e avere quelli positivi?
Inanzitutto è necessario: un atteggiamento solido,coerente e costante durante tutto il proprio periodo di gestione.
Bisogna essere in grado di riconoscere quelli che sono i profili psicologici dei giocatori e da questi delineare un atteggiamento di squadra.
Essere in grado di analizzare le componenti tecniche, tattiche e fisiche della squadra.
E infine fare tanto lavoro su stessi per eliminare quei comportamenti che non permettono di migliorare la condizione in campo e fuori della squadra.
Daniele La Terra
Si perchè anche l'atteggiamento e le azioni dell'allenatore determinano il successo in una sqaudra.
Anzi, si può dire che il 25% del successo di una squadra dipende dalle azioni, atteggiamenti e strategia dell'allenatore, specialmente in campo giovanile.
Quindi, a tutti coloro che credono che l'allenatore deve solo mettere una squadra in campoe basta, vorrei dire che si sbaglia di grosso!!
Vediamo un pò quali sono ora gli errori comportamentali più comuni negli allenatori:
- Trasmette ansia
- Ha scarso spirito di cooperazione
- Parla troppo e offende gli atleti
- Il suo intervento enfatizza l'errore
- Non sa valorizzare la dinamica di gruppo: leader positivi, negativi, gregari ecc
- Applica schemi rigidi di gioco
- Il risultato conta più di tutti: il più delle volte sono d'accordo a riguardo, ma avere un gruppo solido e degli atleti con un bagaglio tecnico alto secondo me è molto più importante.
- Dimostra poca stima per gli atleti in campo
Ecco invece quali sono quei comportamenti che trasmettono quel 25% in più e permettono di vincere o per lo meno di avere dare una mentalità vincente a se stessi e alla squadra:
- Trasmette sicurezza
- Non ha paura di vincere
- E' l'uomo in più in campo
- Si accettano gli errori arbitrali anche se non subito
- Parla poco e incoraggia a fare
- Sbagliare è l'unico modo per migliorare
- Sa valorizzare al meglio il gruppo
- Dispone la squadra con un certo "equilibrio"
- Ha un proprio stile di gioco adatto al tipo di squadra
Detto questo sarebbe anche utile sapere cosa permette di passare da quelle che abbiamo elencato come "comportamenti negativi" a quelli "positivi".
E principalmente cosa è necessario sapere per eliminare gli atteggiamenti negativi e avere quelli positivi?
Inanzitutto è necessario: un atteggiamento solido,coerente e costante durante tutto il proprio periodo di gestione.
Bisogna essere in grado di riconoscere quelli che sono i profili psicologici dei giocatori e da questi delineare un atteggiamento di squadra.
Essere in grado di analizzare le componenti tecniche, tattiche e fisiche della squadra.
E infine fare tanto lavoro su stessi per eliminare quei comportamenti che non permettono di migliorare la condizione in campo e fuori della squadra.
Daniele La Terra
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